Lo so, in Italia si sente ancora poco parlare di flower farming.
In questo articolo ti spiego brevemente di cosa si tratta e perché il flower farming è direttamente collegato con i temi che prediligo nelle traduzioni, ovvero ambiente e sostenibilità.
Cos’è il flower farming?
Si tratta di un modo di coltivare piante e fiori secondo i ritmi naturali.
Ovvero, senza usare concimi chimici, pesticidi, senza violare in nessun modo i tempi di crescita e maturazione. In questo modo, è possibile riscoprire la natura reale, quella a chilometro zero, che fiorisce e si conserva da sola, senza bisogno di additivi. I prodotti di questo tipo di coltivazione sono, sicuramente, più belli. I fiori non saranno tutti fiori uguali, come se fossero usciti da una moderna stampante 3D, ma ognuno avrà la sua peculiarità, sfumatura, particolarità unica. Sono fiori preziosi, quelli che escono dalle coltivazioni di flower farming. E possono essere utilizzati in una gran quantità di modi, sia per decorazioni di ogni tipo, che addirittura per cucinare! Mai provato le ricette con fiori eduli?
Quali sono le caratteristiche di questa attività?
Il flower farming è nato da un movimento americano detto Slow Flowers, che mette al centro, appunto, concetti come la sostenibilità, la stagionalità e il rispetto dell’ambiente.
Mi sono appassionata, nel tempo, a questo settore e il mio amore per la natura e gli animali ha fatto il resto. Credo fermamente che mettendo in pratica tante piccole e grandi accortezze, anch’io farò la mia parte per cambiare il mondo.
Per il momento, sto studiando. Ho di recente vinto una borsa di studio per il prestigioso Floret Workshop, organizzato da Floret Flower Farm (www.floretflowers.com) e non passa giorno che non impari qualcosa di nuovo dai fiori, come se stessi crescendo anch’io insieme a loro.
Se vuoi saperne di più, ti aspetto sul mio profilo Instagram, che dedico quasi esclusivamente a questa passione.